L’esigenza di scrivere di Linda Pastan

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Nota e traduzione di Marta Bardazzi

Linda Pastan è una poetessa americana nata nel 1932.  Una scrittrice originale che ha incontrato la poesia all’età di 12 anni, necessaria per mettere in chiaro il tema immenso della morte. Vista da tutti come osservatrice acuta, i suoi temi preferiti sono sempre stati i temi domestici, la famiglia, l'amore, la quotidianità. Il suo scopo era quello di toccare "le tensioni e i pericoli in profondità" di ogni famiglia e ogni situazione che in superficie appariva discreta. 

La sua vita da scrittrice devota si interruppe quando si sposò e decise di dedicarsi alla famiglia. "Sentivo di dover essere la moglie migliore." Ecco ciò che entrò nel cuore di Linda. "Ero all'università, stavo scrivendo la tesi, ma dovevo fare la spesa, stirare, preparare la cena. Mio marito studiava medicina- non aveva un minuto per aiutare. Qualcosa doveva andarsene, e cosi se ne andò la poesia -  non ne avevo il tempo."

Dopo dieci anni a casa, tra stress e doveri, suo marito la spinse a tornare alla scrittura. Iniziò a scrivere ogni mattina. E così, la poesia divenne per lei aria fresca, necessaria per respirare. 

L'urgenza di scrivere si vede in modo chiaro nella poesia In attesa della mia vita:  la poetessa cercò ovunque, prese bus, viaggiò, andò, tornò, ma era altro che cercava. Solo lì, in quelle pagine di quaderno di poesie, sarebbe andata a cercare la sua vita, un giorno.  Nella poesia Un poeta nuovo, invece, ci è reso evidente il suo rapporto con le parole della poesia.


Un nuovo poeta

Linda Pastan

Trovare un nuovo poeta  

è come trovare un fiore selvatico

tra i boschi. Non trovi il suo nome

tra libri di fiori, lo dici a tutti

ma nessuno crede al suo colore strano o

al suo modo di crescere per righe strombate

giù per tutta la lunghezza della pagina.

L'intera pagina poi  sa di vino rosso

rovesciato, e della muffa del mare 

un giorno nebbioso- l'odore della verità,

l'odore della bugia.

E le parole sono cosi familiari

ma così stranamente nuove

che quasi le avresti potute scrivere tu,

se solo nei tuoi sogni avessi avuto

una penna o un pennello...

se solo ci fosse stato un fiore.



In attesa della mia vita 

Linda Pastan

Ho aspetto anni che la mia vita iniziasse,

ferma, alla fermata dell'autobus

fissando le vie curvate, lontane da me

pensando ogni bus fosse quello sbagliato;

persa in libri in cui viaggiavo

senza valigia per andare da una pagina

all'altra; dove l'unica aria era il fruscio 

di pagine che voltavano,

ed essa vive crebbe e si posò

tra i colori violenti dei soli.

A volte la mia vita ha tossito e ritossito

una macchina bloccata pronta a ripartire,

e io son solita tenere qualcuno tra le braccia

mentre era qualcun altro che cercavo.

O salivo su autobus, spintonata da cosce

e gomiti consapevoli di dove andassero;

cogliere frammenti di discorsi, 

trascriverli nel mio quaderno come canti 

d'uccelli, dove sarei andata un giorno 

alla ricerca della mia vita.

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