Alcune cose inedite

Inedito - Settembre 2021

Sento che anche te potrai finire
come le lenzuola troppo usate, come
quella sfilza di storie d’amore passate

Sento che anche noi abbiamo un buco
che è quello che mi perseguita
quello dell’infinito che mi ricorda che
niente basta niente ricuce
gli strappi di nuvole che ti trovi dentro.

Inedito - Settembre 2021

Te e niente di te è paragonabile al resto.
Te non sei racchiuso in un gesto
e la paura di perderti è proporzionata
all’inspiegabile che sento dentro
ma certo che mi pento
di essere umana di non volare
di non sorpassare tutto, tutte le mie angosce
per meravigliarmi un altro po’, per sentirti
ogni secondo che posso.

Inedito - Agosto 2021

Facciamo che rimaniamo qui
sospesi tra tutto ciò che non è stato detto.
Rimaniamo qui
dove sento, sento tutto
dove la mente ha lo spazio
per essere.

Facciamo che ci amiamo così
come non sappiamo amare
come non abbiamo mai saputo fare.

Come vorremmo.
Facciamo che rimaniamo così.

Pieni di niente, vuoti di vita,
scolpita come la mia mano nella tua.

Inedito - maggio 2021

La mia è una storia di addii
di spremute, caffè per la mancanza
di vitamine, di forza
di fede, di portoni
conosciuti, di chiavi mai
cambiate.

La mia è una storia di codici postali
che dopo qualche mese dimentico.

Rimangono gli occhi, i profumi
rimangono i nomi di gente
scomparsa, di risate
su gradini sparsi.

Rimangono i sapori
che cerco di non dimenticare
i rumori del mio cuore che batte
insieme a cuori sempre nuovi
per cuori sempre nuovi.
La mia è una storia di addii.

———

Inedito - marzo 2021

Non ci resta che darci.
Completamente, senza imbarazzo, senza
vertigini.

Non ci resta che darci
al mondo, alla poesia, all’incompiuto.
Non mi resta che amarti
non posso fare altro, nell’insensato
che mi divora le vene non posso che
amarti.

———

Inedito - gennaio 2021

Siamo fatti di mancanze eterne avviate nel mortale del mondo una molletta abbandonata in fondo          al divano dove stavamo insieme, un passeggino che cigola un colore già visto.  Siamo colti dall’istante di un timbro di voce un  bacio precoce e una candela  che ricorda quella casa là.   Non siamo cuciti che da questo da fili sfilati da un maglione la luce inquieta di un lampione una bimba - che mi ricorda la figlia  che non ho. 

———

Inedito - gennaio 2021

In te non ci sono tende bianche
a coprire le finestre o
vasi di tulipani freschi sul tavolo,
quello in cucina, a colorare tutto.
In te non ci sono le scale di
casa mia, delle mie case ovunque siano.

Non hai mura, non hai mattoni in te
eppure sei la mia casa più solida
dove il sole splende il mattino
e il risveglio azzera ogni male.
Dove sono io - sempre io e vado bene
e sono più protetta delle mura di pietra.

Nella nostra casa le mura sono la vita
che non teme una chiusura,
le finestre sono cuori spalancati
sull’ingresso di casa.

Sei la casa più arredata che ci sia
e desidero abitarci per sempre
in questa casa con te
in questa vita accanto a te.

 

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Sarà per la bellezza degli inizi